L'ésprit de finesse dei collesi nelle varie epoche
6.1.10
, Posted by collidimontebove-II at 16:46
Può anche essere che per il troppo amore per il proprio paese (come succede
anche con le femmes fatales), si possano mitizzarne le vicende, levigare le
aporie della realtà ed adagiarsi in una soporifera irrealtà: ma più ci si
addentra in questo antro tetro e sconosciuto che è la Cultura a Colli nei secoli
scorsi, più si fanno scoperte singolari.
Ad esempio la presenza
a Colli, sia pur per un breve periodo (14 mesi: dalla seconda metà del 1918 sino
alla fine del 1919. E' stato il predecessore di Don Cesare Lucchetti) di questo
Sacerdote Pasquale Di Loreto; eccentrico ma di fine cultura, amante di Parigi e
della Belle époque. Da fonte autorevolissima ci è stato confermato che Pasquale
visitò l'esposizione Universale di Parigi del 1900 e ne fu profondamente
segnato. Esponente di una famiglia agiata del sulmontino il 22 aprile del 1918,
ordinò alla "Maison de la Bonne Presse" di Roma una "Lanterna per proiezioni"
del valore di 175 Lire. Un prezzo enorme se si considera l'epoca e che si era in
pieno primo conflitto mondiale. Inoltre tra le diapositive dei vari Santi
commissionate ce ne sono 20, genericamente designate come "Umanistiche", che
lasciano adito alle più fantasiose supposizioni...
Nessuno ricorda a Colli
il suo sacerdozio, nemmeno i più anziani residenti da me personalmente
consultati, ma della sua presenza nel nostro paese è rimasta questa composizione
"Parigina" che le pieghe di un testo antico hanno salvato dall'oblio.
Altro personaggio
emblematico della storia del costume di Colli è stato Spartaco Di Giacomo (foto
in alto a destra). Protagonista della vita politica del paese durante il
fascismo e nella prima era repubblicana, di un'eleganza affettata (come mostra
la foto: sempre vestito all'ultimo grido della moda) è rimasto celebre anche per
la sua sfortunata storia d'amore con una collese: respinto dalla "famiglia"
perchè "facea gli scarapocchi sulle carte pe campà" (era impiegato delle
Ferrovie dello Stato) e non era possessore terriero. Il giorno delle nozze della
sua amata si presentò in chiesa vestito elegantemente come se dovesse essere lui
lo sposo. Questo melodrammone, molto simile ai films americani dell'epoca,
purtroppo non ebbe il ...canonico happy end: la giovane sposa morì qualche anno
dopo il matrimonio per il grande dolore.
L'immagine riprodotta
qui sotto, un pò kitsch (la rosa dipinta a mano, il tappeto variegato di colore,
la sigaretta virilmente ostentata tra le dita, il libro, per dare un tocco di
intellettualità), è quella di Mariano Gervasi. Pur ipotizzando che la "scena"
della foto sia stata costruita in uno studio fotografico, tuttavia la sua
realizzazione implica un'accettazione non acritica del prodotto da parte del
committente e sta a testimoniare questo gusto per le differenze e l'alterità di
cui abbiamo reperito varie tracce nella società civile di Colli del passato.
Si sa che con il
trascorrere del tempo le idee diventano sensazioni. Quelle qui esposte sono
sensazioni, brillanti ma non chiarificanti, per prospettare una spiegazione
globale della vita degli uomini in società?
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