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Colli non è stato certo…l’ombelico del Mondo, pertanto non esistono, o sono estremamente rari, i documenti sui quali fondare la storia del paese; nessun storico di rilievo si è occupato dei suoi avvenimenti; anche quando Colli ha avuto un relativo dinamismo economico tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Settecento per la presenza della Dogana, le direttrici del più forte tropismo degli scambi commerciali dell’epoca non seguivano certamente l’asse che coincideva con il percorso della Tiburtina-Valeria.

Altra testimonianza che l’influenza di Colli sugli avvenimenti della Storia Antica e Medievale della nostra area è stata scarsa o irrilevante la si ha nella polisemia dei nomi con i quali è individuato nel corso della storia: Colle, Colle Oppido, Colle Zippa, Li Colli, Colli di Monte Bove  e, infine, Colli di Montebove nei nuovi ...Vangeli del sapere moderno: Google e Wikipedia. L’instabilità del nome di un paese è sempre indice di poca rilevanza politico-culturale. Per restare soltanto nel nostro piccolo ambito locale Tagliacozzo e Alba (talvolta con le loro desinenze latine) sono sempre individuati con questi nomi nel corso della Storia Antica, Moderna e Contemporanea.
Da questo quadro storico estremamente precario sono nate ricostruzioni della storia del nostro paese, fantasiose, stravaganti e che, talvolta, sconfinano nel …comico. Tra le tante analizziamo quella contenuta nel volume “La Riserva Naturale delle Grotte di Pietrasecca e il territorio di Carsoli tra storia ed arte” di Ezio Burri: citata solo in quanto  esempio esaustivo di questo genere storico-letterario minore e non per sottoporre l’autore ad una sorta di …gogna mediatica moderna.
Nella seconda colonna di pag 104 dell’opera citata, si legge: “Colli di Monte Bove nel XVI secolo fece parte del feudo di Amatrice…”; di seguito: “Nel 1733 re Carlo di Borbone impose il pagamento di una tariffa ai mercanti ed ai pastori che percorrevano la Via Valeria passando per Colli…”; per terminare con “…nel 1806 il comune autonomo di Colli venne aggregato a Carsoli.”
Adriano Ruggeri sulla rivista “Aequa” (Post del 30/06/2009 di questo Blog) ha dimostrato come la prima asserzione fosse un falso storico perché Colli di Monte Bove non è mai appartenuto alla famiglia Vitelli ma solo agli Orsini prima ed ai Colonna poi. Inoltre nel XVI secolo Colli di Monte Bove era già un possedimento degli Orsini (Post del 15/07/2009 Decreto del re Roberto di Sicilia del 1327) che non potevano, quindi accedere per contratto matrimoniale ad una proprietà già loro; inoltre il Burri trascrive acriticamente una notizia acquisita dal volume di Achille Laurenti “Oricola e contrada carseolana”, Tivoli, 1933, non verificando che a 7 Km da Amatrice vi è una piccola frazione che si chiama appunto …Colli! Questa si che fu di proprietà della famiglia Vitelli.
L'istituzione della Dogana nel Regno di Napoli risale al 28 Ottobre 1472 (Post del 22/07/2009, "I...Fuochi di Colli di Monte Bove")e non al 1733; inoltre Colli era ancora Comune nel 1861 (Post del 16/09/2009).
Se così tanti errori sono stati commessi nel delineare la storia di Colli dell' epoca Moderna, quando si possono ancora smentire con documenti materiali asserzioni apodittiche completamente inesatte, figuriamoci cosa si arriverebbe a scrivere sui secoli precedenti!
Per queste ed altre ragioni non è possibile realizzare, con le conoscenze di oggi, una storia di Colli da conservare nella propria libreria del ...salotto buono di casa per mostrarla fieramente all'ospite di riguardo, come molti nostri interlocutori ci hanno sollecitato a fare.
Questo Blog ha pubblicato e pubblicherà esclusivamente documenti autentici sulla storia di Colli, assumendo il rischio della loro frammentarietà.